La Proprietà
Estraniatevi dal mondo esterno e rifugiatevi in un angolo idilliaco della Costiera Amalfitana, ove la frenesia della vita di città e il rumore delle strade trafficate svaniscono come un lontano ricordo, sostituiti dallo zampillare delle fontane e dal cinguettio degli uccelli, fra i profumi inebrianti di rosa, gelsomino e limone. Un luogo i cui giardini rigogliosi riflettono la straordinaria bellezza della flora e della fauna mediterranea, ideale per evadere splendidamente da tutto quanto. Mettetevi comodi, rilassatevi e lasciatevi incantare dalle piacevolezze di un lussureggiante paese delle meraviglie.
La Proprietà
Estraniatevi dal mondo esterno e rifugiatevi in un angolo idilliaco della Costiera Amalfitana, ove la frenesia della vita di città e il rumore delle strade trafficate svaniscono come un lontano ricordo, sostituiti dallo zampillare delle fontane e dal cinguettio degli uccelli, fra i profumi inebrianti di rosa, gelsomino e limone. Un luogo i cui giardini rigogliosi riflettono la straordinaria bellezza della flora e della fauna mediterranea, ideale per evadere splendidamente da tutto quanto. Mettetevi comodi, rilassatevi e lasciatevi incantare dalle piacevolezze di un lussureggiante paese delle meraviglie.
Difficile credere che giardini panoramici così ampi, estesi su quattro livelli e punteggiati di sedie a sdraio e lettini a baldacchino, siano al servizio di sole 20 camere e suite.
i Giardini
Con lo sbocciare della primavera nella Costiera Amalfitana, il Monastero Santa Rosa prende vita. È il risveglio dei giardini terrazzati che, curati in maniera impeccabile, col passare della stagione disvelano la loro bellezza offrendo un paesaggio in costante evoluzione e racchiudendo gli splendidi panorami del Golfo di Salerno in una spettacolare cornice. I giardini del Monastero Santa Rosa sono un verdeggiante paradiso mediterraneo nella tradizione delle antiche tenute nobiliari e delle sontuose dimore patrizie di un tempo.
i Giardini
Con lo sbocciare della primavera nella Costiera Amalfitana, il Monastero Santa Rosa prende vita. È il risveglio dei giardini terrazzati che, curati in maniera impeccabile, col passare della stagione disvelano la loro bellezza offrendo un paesaggio in costante evoluzione e racchiudendo gli splendidi panorami del Golfo di Salerno in una spettacolare cornice. I giardini del Monastero Santa Rosa sono un verdeggiante paradiso mediterraneo nella tradizione delle antiche tenute nobiliari e delle sontuose dimore patrizie di un tempo.
Un capolavoro di architettura del paesaggio che digrada dalle terrazze del ristorante e del bar, abbracciando in un sol colpo terra, mare e cielo in altrettante vedute panoramiche mozzafiato man mano che si scende di livello lungo la cascata dei giardini, per culminare nella spettacolare piscina a sfioro sul bordo della scogliera. Ciascun livello offre aree elegantemente attrezzate e confortevoli per rilassarsi e godersi la giornata.
La Piscina Infinity
Il Fitness
Al Monastero Santa Rosa il riposo e il relax sono una meravigliosa prerogativa, ma se sentite la necessità di fare esercizio, le opportunità per tenervi in forma sono numerose. Il centro fitness all’aperto, dotato di attrezzature Technogym, si propone con una vasta gamma di opzioni per mantenere i propri obiettivi di forma fisica. Inoltre, la zona si presta a passeggiate ed escursioni, così come a numerosi sport acquatici. Il personale dell’hotel è lieto di assistervi nell’organizzare ogni cosa. E poi, non perdetevi il bellissimo e poco noto sentiero della “Valle delle ferriere” ad Amalfi!
Il Fitness
Al Monastero Santa Rosa il riposo e il relax sono una meravigliosa prerogativa, ma se sentite la necessità di fare esercizio, le opportunità per tenervi in forma sono numerose. Il centro fitness all’aperto, dotato di attrezzature Technogym, si propone con una vasta gamma di opzioni per mantenere i propri obiettivi di forma fisica. Inoltre, la zona si presta a passeggiate ed escursioni, così come a numerosi sport acquatici. Il personale dell’hotel è lieto di assistervi nell’organizzare ogni cosa. E poi, non perdetevi il bellissimo e poco noto sentiero della “Valle delle ferriere” ad Amalfi!
La Storia del Monastero Santa Rosa
Eretto alla fine del diciassettesimo secolo, il monastero fu edificato per volontà di suor Rosa Pandolfi, discendente della nobile famiglia Pontone di Scala che si era stabilita a Conca dei Marini. L’antica chiesa di Santa Maria di Grado, tristemente in rovina, fu donata a suor Rosa. Disponendo dei mezzi necessari, finanziò la costruzione del monastero accanto alla chiesa, per ospitare le “sacre vergini”. Terminato nel 1681, il convento fu dedicato a Santa Rosa da Lima.
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Continua …
Nel corso degli anni le religiose furono di sostegno alla popolazione locale in più modi. Fecero scavare un acquedotto che dal monte Vocito riforniva il convento e da lì giungeva fino a piazza Olmo, nel centro del paese.
Un’iscrizione commemorativa accanto alla fontana che vi zampilla ricorda tuttora quel gesto di generosità.
Le suore svilupparono un’attività redditizia con la spezieria, preparando medicinali e rimedi per le malattie più comuni con i fiori e le erbe officinali dei propri giardini.
E divennero note anche per le doti culinarie: a loro si deve la ricetta della celebre Sfogliatella Santa Rosa, oggi un classico della pasticceria napoletana, che idearono per lenire i dolori di stomaco della madre superiora.
Poco dopo la metà del 1800, a seguito delle leggi di eversione dell’asse ecclesiastico, il monastero fu soppresso passando di proprietà al Comune, che consentì alle suore che vi abitavano di restarvi sino alla morte.
Nel 1924 il complesso fu acquistato dall’imprenditore alberghiero Massimiliano Marcucci, che ne intuì il valore storico e il pregio architettonico: lo comprò e lo trasformò in un hotel di lusso.
Ben presto rinomato per l’atmosfera di serenità e semplicità propri del monastero che fu, divenne uno dei 39 Relais Château in Italia. Il motto dell’hotel era “In ogni finestra il sole, da ogni finestra il mare”.
Dopo la morte dell’ultimo discendente della famiglia Caterina, che era succeduta ai Marcucci, il complesso fu nuovamente abbandonato. Il passato di magnifica accoglienza e la gloriosa storia dell’imponente struttura a picco sulla scogliera erano già diventati un lontano ricordo.
Nel 2000 l’imprenditrice americana Bianca Sharma, durante una crociera nel Golfo di Salerno, fu colpita della massiccia costruzione che dominava lo spettacolare promontorio sopra di lei.
Lo sguardo si soffermò su quel monastero maestoso eppure in degrado, disteso sulla rupe nella quale quasi scompariva. Se ne innamorò al punto da acquistare la proprietà e trasferirsi sulla Costiera Amalfitana per seguire il minuzioso restauro che, nell’arco di dieci anni, lo avrebbe trasformato in un lussuoso boutique hotel.
Con sollievo di Bianca, la famiglia Caterina, che lo aveva gestito per tre generazioni, aveva avuto l’accortezza di conservare l’impianto architettonico originale man mano che l’arricchiva di comfort moderni. E anche i dettagli della struttura erano rimasti tali.
Grazie all’infaticabile dedizione di Bianca, alle sue accurate indicazioni e al contributo di un gruppo di architetti e storici del luogo, il Monastero Santa Rosa ha preservato l’integrità del complesso originario e l’atmosfera che lo permea ne è un richiamo tanto forte quanto autentico.
Fin dalle origini, le vicende del paese di Conca dei Marini si legano a doppio filo al destino del convento: un legame che l’impegno instancabile di Bianca ha proiettato nel nuovo secolo con la riapertura nel 2012: il Monastero è uno dei più esclusivi hotel al mondo, pronto a offrire una straordinaria accoglienza agli ospiti di ogni dove.
La Storia del Monastero Santa Rosa
Eretto alla fine del diciassettesimo secolo, il monastero fu edificato per volontà di suor Rosa Pandolfi, discendente della nobile famiglia Pontone di Scala che si era stabilita a Conca dei Marini.
L’antica chiesa di Santa Maria di Grado, tristemente in rovina, fu donata a suor Rosa. Disponendo dei mezzi necessari, finanziò la costruzione del monastero accanto alla chiesa, per ospitare le “sacre vergini”. Terminato nel 1681, il convento fu dedicato a Santa Rosa da Lima.
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Nel corso degli anni le religiose furono di sostegno alla popolazione locale in più modi. Fecero scavare un acquedotto che dal monte Vocito riforniva il convento e da lì giungeva fino a piazza Olmo, nel centro del paese.
Un’iscrizione commemorativa accanto alla fontana che vi zampilla ricorda tuttora quel gesto di generosità.
Le suore svilupparono un’attività redditizia con la spezieria, preparando medicinali e rimedi per le malattie più comuni con i fiori e le erbe officinali dei propri giardini.
E divennero note anche per le doti culinarie: a loro si deve la ricetta della celebre Sfogliatella Santa Rosa, oggi un classico della pasticceria napoletana, che idearono per lenire i dolori di stomaco della madre superiora.
Poco dopo la metà del 1800, a seguito delle leggi di eversione dell’asse ecclesiastico, il monastero fu soppresso passando di proprietà al Comune, che consentì alle suore che vi abitavano di restarvi sino alla morte.
Nel 1924 il complesso fu acquistato dall’imprenditore alberghiero Massimiliano Marcucci, che ne intuì il valore storico e il pregio architettonico: lo comprò e lo trasformò in un hotel di lusso.
Ben presto rinomato per l’atmosfera di serenità e semplicità propri del monastero che fu, divenne uno dei 39 Relais Château in Italia. Il motto dell’hotel era “In ogni finestra il sole, da ogni finestra il mare”.
Dopo la morte dell’ultimo discendente della famiglia Caterina, che era succeduta ai Marcucci, il complesso fu nuovamente abbandonato. Il passato di magnifica accoglienza e la gloriosa storia dell’imponente struttura a picco sulla scogliera erano già diventati un lontano ricordo.
Nel 2000 l’imprenditrice americana Bianca Sharma, durante una crociera nel Golfo di Salerno, fu colpita della massiccia costruzione che dominava lo spettacolare promontorio sopra di lei.
Lo sguardo si soffermò su quel monastero maestoso eppure in degrado, disteso sulla rupe nella quale quasi scompariva. Se ne innamorò al punto da acquistare la proprietà e trasferirsi sulla Costiera Amalfitana per seguire il minuzioso restauro che, nell’arco di dieci anni, lo avrebbe trasformato in un lussuoso boutique hotel.
Con sollievo di Bianca, la famiglia Caterina, che lo aveva gestito per tre generazioni, aveva avuto l’accortezza di conservare l’impianto architettonico originale man mano che l’arricchiva di comfort moderni. E anche i dettagli della struttura erano rimasti tali.
Grazie all’infaticabile dedizione di Bianca, alle sue accurate indicazioni e al contributo di un gruppo di architetti e storici del luogo, il Monastero Santa Rosa ha preservato l’integrità del complesso originario e l’atmosfera che lo permea ne è un richiamo tanto forte quanto autentico.
Fin dalle origini, le vicende del paese di Conca dei Marini si legano a doppio filo al destino del convento: un legame che l’impegno instancabile di Bianca ha proiettato nel nuovo secolo con la riapertura nel 2012: il Monastero è uno dei più esclusivi hotel al mondo, pronto a offrire una straordinaria accoglienza agli ospiti di ogni dove.